Stella Dal Zotto

Stella Dal Zotto
40° ciclo - Tutor Prof.ssa Carnevale, co-tutor Prof. Negri

Email: stella.dalzotto@unife.it

Curriculum Vitae

Titolo tesi - L’esecuzione delle misure alternative nello spazio giuridico europeo. Verso la tutela effettiva dei diritti delle persone condannate a livello transanzionale.

Abstract - L’attività di ricerca si pone come primario obiettivo l’analisi dell’esecuzione delle misure alternative nello spazio giuridico europeo, al fine di vagliare l’effettività della tutela dei diritti delle persone condannate a livello transnazionale. In questa prospettiva appare indispensabile che i diversi ordinamenti coinvolti assicurino a chi ne abbia i requisiti la possibilità di usufruire di pene non detentive che dovrebbero poter essere espiate nel tessuto sociale più adatto a perseguire gli obiettivi di reinserimento e risocializzazione, corollari della funzione rieducativa che la pena dovrebbe soddisfare.
Si tratta innanzitutto di verificare lo stato dell’arte dell’esecuzione interstatuale di misure alternative riguardante vicende giuridiche che si collocano in una dimensione transfrontaliera. A tal fine, il punto di partenza non può che essere l’approfondita disamina della cornice sovranazionale della disciplina, dalla Convenzione europea per la sorveglianza delle persone condannate o liberate con la condizionale,  adottata a Strasburgo il 30 novembre 1964, alla Decisione Quadro 2008/947/GAI del Consiglio del 27 novembre 2008, relativa all’applicazione del principio del reciproco riconoscimento alle sentenze e alle decisioni di sospensione condizionale in vista della sorveglianza delle misure di sospensione condizionale e delle sanzioni sostitutive. Tali strumenti non sono riusciti a raggiungere gli obiettivi che si prefiggevano, come si evince dagli scarsi esiti applicativi del mutuo riconoscimento delle sanzioni sostitutive e delle misure alternative alla detenzione.
In una seconda fase, la ricerca si indirizzerà verso la dimensione nazionale, focalizzandosi sulla disciplina di recepimento della Decisione Quadro, contenuta nel Decreto Legislativo n. 38 del 15 febbraio 2016. L’analisi verrà necessariamente condotta anche in chiave comparatistica, poiché una delle maggiori criticità rispetto al coordinamento tra diversi ordinamenti giuridici e diverse autorità statali è l’individuazione degli istituti del sistema sanzionatorio suscettibili di costituire oggetto dello strumento di cooperazione. Tale ricognizione risulta imprescindibile per verificare se vi siano i presupposti per garantire la concreta applicabilità della disciplina europea, che ad oggi risulta ostacolata anche dalla mancata armonizzazione delle misure alternative alla detenzione previste dai diversi sistemi di giustizia penale degli Stati Membri.