Michele Martinucci

Michele Martinucci
41° ciclo - Tutor: professore Daniele Negri | Co-tutor: professore Francesco Morelli

Email: michele.martinucci@unife.it

Curriculum Vitae - CV

Titolo tesi - La categoria dell’abnormità nella deriva del sistema processuale penale: da rimedio eccezionale a presidio dell’ortodossia giurisprudenziale

Abstract - Il progetto di ricerca è dedicato alla ricostruzione critica della categoria dell’abnormità nel processo penale. L’istituto – vizio di origine pretoria mai formalmente codificato dal legislatore, ma progressivamente elaborato e ampliato dalla giurisprudenza di legittimità –  nasce negli anni Trenta del Novecento come rimedio del tutto eccezionale, destinato a colmare lacune del sistema in presenza di gravi irregolarità dell’atto processuale imprevedibili ed eccentriche, per le quali non era previsto alcun rimedio tipico.

Nel corso dei decenni, tuttavia, la nozione di abnormità ha subito una trasformazione profonda. Attraverso la continua opera di elaborazione da parte della Corte di Cassazione, essa ha progressivamente perso la sua originaria eccezionalità, divenendo uno strumento di sempre più frequente utilizzo. La classica distinzione tra abnormità “strutturale” e “funzionale”, elaborata da dottrina e giurisprudenza, appare oggi in crisi, incapace di restituire coerenza a un istituto che ha assunto funzioni ben più ampie rispetto al disegno originario e che non cessa di espandersi.

Il cuore critico della ricerca risiede proprio in questo mutamento: l’abnormità sembra essersi trasformata da rimedio del tutto residuale a ordinario presidio dell’ortodossia giurisprudenziale, rivelandosi oggi come mezzo attraverso cui la Corte di Cassazione esercita un controllo diffuso sull’interpretazione – anche creativa – della norma processuale. Tale evoluzione solleva interrogativi profondi sul principio di legalità, sulla separazione dei poteri e, in definitiva, sulla “fuga dal codice”, che pare sempre più caratterizzare il diritto processuale contemporaneo.

In questo contesto, il progetto si propone di analizzare l’influsso all’interno del processo penale dei sempre più incidenti valori europei e sovranazionali – come la ragionevole durata del processo e la tutela della persona offesa, che si pongono in bilanciamento con i valori del modello accusatorio – e di valutare la possibilità di un ripensamento complessivo dell’istituto. Obiettivo finale è restituire all’abnormità coerenza sistematica e compatibilità con i princìpi costituzionali che presidiano il giusto processo.