Alice Barbieri

Alice Barbieri
41° ciclo - Marzia De Donno (tutor); Marco Magri (co-tutor)

Email: alice.barbieri@unife.it

Curriculum Vitae - CV

Titolo tesi - La governance istituzionale della prevenzione e gestione delle emergenze tra Unione europea, Stato e autonomie territoriali

Abstract La tematica della prevenzione e gestione delle emergenze implica la predisposizione di una governance inter-istituzionale adeguata, al fine di fronteggiare fatti eccezionali ed imprevedibili.

Data la connotazione strutturale del nostro ordinamento, ovverosia l’essere un sistema multilivello, risulta necessario prestabilire quale sia l’obiettivo perseguito dalla PA nel coordinamento di una molteplicità di autorità istituzionali. Tale scopo si sostanzia nel conseguimento di una capacità di gestione rapida ed efficace dell’evento antropico, sia in un’ottica preventiva, mediante una pianificazione integrata delle attività di prevenzione, che consuntiva, proiettata nell’intento di fornire una risposta ricostruttiva.

Al sussistere di una data situazione che si possa definire ‘emergenza’, la minaccia alle strutture, ai valori fondamentali e, banalmente, al vivere quotidiano dei consociati, vede come protagonisti: lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni, in collaborazione con il Dipartimento di protezione civile.

In particolar modo, l’analisi si incentra sulla questione emergenziale delle alluvioni, in Italia e in Europa.

Ebbene, se da un lato, fra le competenze legislative esclusive riservate allo Stato è ricompresa la materia della ‘tutela dell’ambiente’; d’altro canto, per quel che concerne la ‘protezione civile’ e il ‘governo del territorio’, queste si allocano nell’elenco delle materie di competenza concorrente Stato-Regioni ex art. 117 Cost., ambito in cui l’adozione di strategie cooperative risulta essenziale.

L’ordinamento europeo, in tale frangente, rappresenta la base di partenza da un punto di vista normativo, specialmente in virtù di un’esigenza di prevenzione e di adeguamento ai cambiamenti climatici.

D’altro canto, sul versante strategico/progettuale, le iniziative intraprese in sede europea si considerano rappresentative dell’attenzione riposta tramite la c.d. ‘nuova Strategia di Lisbona’ alle politiche di coesione economica e territoriale, le quali, nel complesso, mirano ad introdurre una serie di cambiamenti significativi relativamente agli obiettivi strategici e alle nuove allocazioni delle risorse.

Sul punto, nel corso della ricerca si analizzeranno il contenuto e gli effetti del c.d. Decreto Alluvioni (D.L. n. 61/2023), emesso nel rispetto e in attuazione di quanto disposto nella Direttiva 2007/60/CE (Direttiva Alluvioni) e predisposto in occasione dell’alluvione che ha colpito la Regione Emilia-Romagna, la cui gestione si è risolta in una congiunzione di modelli normativi, poiché coordinati con quanto previsto dal Codice della Protezione civile (D.lgs. n. 1/2018).

A fronte della diversità che caratterizza ogni situazione critica, si tende ad attribuire poteri d’intervento a carattere derogatorio ad organi non contemplati dalla legislazione ordinaria; a tal proposito, si parla di ‘decentramento politico ed amministrativo’, il quale deve pur sempre predisporsi nell’ottica di un approccio istituzionale integrato, ma la cui creazione mediante decretazione d’urgenza risulta essere necessaria data la specialità del fenomeno.

Di conseguenza, in virtù di un’esigenza di adeguatezza, nonché di propensione verso un ordine istituzionalizzante, lo scopo dell’analisi consiste nel far luce su un meccanismo finalizzato a scongiurare il rischio che il concetto di ‘integrazione’ sia produttivo di una ‘confusione di competenze’. Ciò, considerando non solo la differente fonte normativa di provenienza delle molteplici autorità interessate, ma evidenziando il differente ruolo da queste ultimo svolto in base alla specifica fase emergenziale che si intenda fronteggiare.