Vittorio Superbi

Vittorio Superbi
41° ciclo - Tutor Prof. Cristiana Fioravanti - Co-Tutor Prof. Jacopo Francesco Alberti

Email: vittorio.superbi@unife.it

Curriculum Vitae - CV

Titolo tesi - Governance giuridica della sostenibilità marina nell’Unione europea: la politica comune della pesca dinanzi alla sfida delle emergenze ecologiche nel Mediterraneo

Abstract Il progetto esamina la capacità dell’ordinamento dell’Unione europea di governare giuridicamente la sostenibilità marina. La politica comune della pesca (PCP) è stata riformata dal Regolamento (UE) n. 1380/2013 secondo un approccio ecosistemico, fondato sullo sfruttamento entro il rendimento massimo sostenibile (MSY) e sull’integrazione con gli obiettivi delle direttive ambientali. La tesi muove dall’assunto qualificante della natura limitata ed esauribile delle risorse marine, che impone un ampliamento dell’oggetto della regolazione all’intero ecosistema e giustifica l’adozione di meccanismi di tutela particolarmente incisivi.

Su tali premesse, si analizza il sistema di governance della PCP, caratterizzato da un intreccio di hard law (piani pluriennali, disciplina tecnica, regimi di controllo ed enforcement condiviso) e di soft law, nonché da processi di regionalizzazione e dal coinvolgimento degli attori territoriali. In particolare, si dedica specifica attenzione alla codificazione, nell’art. 34 del Reg. 1380/2013, del metodo aperto di coordinamento per lo sviluppo sostenibile dell’acquacoltura, assunto come paradigma di normatività flessibile, destinato a orientare le politiche nazionali attraverso obiettivi comuni, piani strategici pluriennali e meccanismi di apprendimento reciproco.

Il progetto mette, quindi, in relazione tale assetto con le emergenze ecologiche che colpiscono il Mediterraneo, in particolare le specie esotiche invasive, di cui il caso del granchio blu (Callinectes sapidus) costituisce esempio paradigmatico. La ricerca indaga se questa forma di governance sia idonea ad assicurare una risposta multilivello tempestiva e coerente, riducendo la frammentazione delle misure nazionali e valorizzando il ruolo degli Stati membri e delle autonomie territoriali nell’attuazione di interventi di prevenzione e gestione delle emergenze ambientali.