Valentina Maggio

41° ciclo - Prof. Alberti (tutor) e la Prof.ssa Fioravanti (co-tutor)

Curriculum Vitae - CV

Titolo tesi - La democrazia nell'ordinamento dell'Unione europea come parte della sua identità: l'incontro (e lo scontro?) tra l'art. 2 e l'art. 4, par. 2, TUE tra Corte di giustizia e ordinamenti nazionali

Abstract - L’attualità offre una preoccupante crisi della democrazia di alcuni Stati membri dell’Unione europea. A fronte della difficoltà di attivare la procedura “politica” (in sostanza, in mano al Consiglio e al Consiglio europeo) di cui all’art. 7 TUE (volta a garantire il rispetto dei valori europei elencati all’art. 2 TUE) la Corte di giustizia, nella sua giurisprudenza, in risposta ai fenomeni di backsliding – che, in estrema sintesi e fra le altre cose, hanno condotto alcuni giudici nazionali a limitare la piena applicazione del diritto dell’Unione tramite l’invocazione di elementi “identitari” del proprio ordinamento – ha riscoperto il concetto di identità costituzionale europea e ne ha ricondotto la definizione ai valori di cui all’art. 2 TUE.

Tra i valori dell’Unione emerge sicuramente la democrazia. Allora, la presente ricerca si propone di studiare la possibilità che esista un controllo della Corte di giustizia sul principio di democrazia al punto da sostenere che quest’ultimo sia un principio identitario del sistema sovranazionale. Per fare questo, dopo aver analizzato l’evoluzione del valore di democrazia nell’ordinamento dell’Unione europea, occorre vagliare la giurisprudenza della Corte di giustizia nei diversi settori dove tale controllo si è verificato. In particolare, pare interessante studiare la disciplina dell’immunità dei Parlamentari europei per comprendere se la democrazia sia limite dell’azione delle autorità giurisdizionali nell’ambito del protocollo n. 7. Ancora, interessa attenzionare il rispetto delle prerogative del Parlamento europeo (e dunque della democrazia) nell’ambito della delega (art. 290 TFUE). O ancora, quella giurisprudenza della Corte di giustizia in materia di cittadinanza dove la democrazia europea è vista come limite all’agire delle autorità nazionali.