Lara Rodolfi

Lara Rodolfi
41° ciclo - Tutor Prof.ssa Alessandra Annoni - Co-Tutor Prof. Francesco Morelli

Email: lara.rodolfi@unife.it

Curriculum Vitae - CV

Titolo tesi - La prova digitale nei processi per crimini internazionali: strategie di armonizzazione e cooperazione nell’unione europea

Abstract Il progetto di ricerca si propone di andare a indagare sulle ulteriori strategie di armonizzazione e cooperazione che possono essere adottate dall’Unione europea per superare le principali sfide giuridiche e procedurali connesse all’utilizzo delle prove digitali nei procedimenti per crimini internazionali.

Le prove digitali sono, in generale, riconducibili a qualsiasi elemento probatorio avente formato elettronico, quali a esempio: immagini, registrazioni audio e video, immagini satellitari, immagini e video caricati su social media, articoli o trasmissioni radiofoniche disponibili online, metadati, dati creati, contenuti, trasmessi o estratti da dispositivi elettronici. Queste tipologie di prove cominciano a dimostrarsi efficaci nel superare taluni ostacoli nella repressione dei crimini internazionali, legati, tra gli altri, alla carenza di altre tipologie di prove sufficienti alla corretta ricostruzione dei fatti e all’individuazione delle responsabilità, alla eccessiva distanza geografica e/o temporale tra il luogo del reato e le autorità incaricate di svolgere le indagini, a motivi di sicurezza, così come alla mancanza di collaborazione da parte delle relative autorità nazionali. Nonostante i potenziali vantaggi che possono derivare dall’utilizzo delle prove digitali, queste presentano anche una serie di criticità, talune riconducibili alla natura immateriale, volatile, alterabile e illimitatamente riproducibile delle stesse. Le problematiche relative all’impiego delle prove digitali nel contesto dei procedimenti per crimini internazionali sono acuite dall’assenza di standard internazionali uniformi in materia di raccolta, conservazione, verifica e ammissione delle stesse.

La ricerca andrà, in primo luogo, ad analizzare le principali problematiche connesse all’autenticazione e alla verifica delle prove digitali, così come i benefici e le implicazioni che possono derivare dall’utilizzo di soluzioni basate sull’Intelligenza Artificiale nella gestione e nell’analisi di grandi volumi di dati potenzialmente rilevanti e utilizzabili come prove nei processi per crimini internazionali.

Successivamente, verrà svolta un’analisi comparata delle disposizioni esistenti in quegli Stati membri più attivi sul fronte delle repressione dei crimini internazionali, così come dei diversi metodi di acquisizione, conservazione e verifica delle prove digitali e di come queste vengono ammesse e valutate dai giudici nazionali. Gli esiti dell’indagine saranno, poi, rapportati con gli attuali standard esistenti in materia a livello internazionale ed europeo.

Verrà, inoltre, approfondito l’impatto che possono avere le attività investigative a elevato contenuto tecnologico, così come l’utilizzo delle prove digitali, sui diritti della difesa e sulle garanzie processuali delle persone sospettate e/o accusate di crimini internazionali.

L’ultima parte della ricerca si focalizzerà, sul ruolo di supporto svolto dall’Unione europea nel perseguimento dei crimini internazionali. Particolare attenzione sarà dedicata, da un lato, all’apparato di strumenti giuridici volti alla cooperazione giudiziaria, tra questi il recente Regolamento (UE) 2023/1543 relativo agli ordini europei di produzione e agli ordini europei di conservazione di prove elettroniche nei procedimenti penali; dall’altro lato, all’apparato istituzionale, volto a favorire la cooperazione di polizia e giudiziaria a livello europeo e alle iniziative di coordinamento delle indagini penali tra gli Stati membri, i Paesi terzi e la Procura della CPI.

I risultati attesi dalla ricerca si propongono di individuare le azioni che devono essere intraprese dall’Unione europea per armonizzare le discipline in materia di raccolta, conservazione, autenticazione e utilizzazione delle prove digitali transfrontaliere, un obiettivo sempre più necessario per rafforzare la cooperazione giudiziaria in materia penale tra gli Stati membri e per garantire, nello spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, il pieno rispetto delle garanzie processuali fondamentali.