Il valore educativo della musica e del teatro
Come risulta dal Report “Rapporto OMS su Arte e Salute” del 2019, i linguaggi espressivi, ovvero musica, arte, teatro, danza, danno un contributo essenziale alla “fioritura umana individuale e collettiva”, infatti le arti e la cultura sono imprescindibili non solo per lo sviluppo di equità e qualità sociale ma anche per sostenere il benessere individuale.
Il costrutto di salute, secondo il modello biopsicosociale, è il risultato dell’interazione tra risorse individuali e contesti favorevoli che la scuola ha il dovere di creare per garantire a tutti, nessuno escluso, opportunità di crescita e benessere.
Musica e teatro diventano quindi gli strumenti più efficaci per la costruzione di contesti inclusivi all’interno della scuola perché sono strumenti di comunicazione che, non utilizzando il linguaggio verbale, permettono a tutti di esprimersi oltre le parole e di connettersi all’altro attraverso le emozioni.
Da molti anni musica e teatro sono entrati nelle scuole italiane come strumenti espressivi per raggiungere obiettivi educativi e didattici.
Il Liceo Carducci di Ferrara sperimenta da tempo queste strategie inclusive attraverso Laboratori teatrali e musicali sia nella progettazione curricolare che nelle proposte extra curricolari.
Una delle esperienze più significative in cui la musica ha un ruolo di coesione e promozione del benessere è la collaborazione tra Liceo Carducci, Comune di Ferrara, Fondazione Imoletta, IC Perlasca, CIRCI e APS RulliFrulli LAB, per la creazione della Banda “Rulli Frulli – Ferrara”, ramo locale della più famosa banda RulliFrulli che nacque a Finale Emilia nel 2010 all’interno della Fondazione Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli, scuola convenzionata con il servizio di Neuropsichiatria dell’Azienda Usl di Mirandola e attenta a tematiche sociali e inclusive. La caratteristica significativa di questo collettivo musicale è l’essere formato da persone con età e abilità diverse che insieme danno vita, ciascuno con le proprie capacità, ad una vera e propria big band che esegue il repertorio principalmente con percussioni autocostruite a partire da materiale di riciclo.
L’accettazione delle diversità, il rispetto reciproco, il lavoro di squadra, il potenziamento dell’autostima sono alcuni degli obiettivi che il progetto si propone di perseguire in perfetta coerenza con quanto indicato nelle competenze chiave di cittadinanza.
I componenti della Band sono alunne e alunni delle scuole superiori della città, di cui una parte con disabilità, che settimanalmente si ritrovano presso i locali del Liceo Carducci per creare e provare i loro brani. I concerti all’attivo del gruppo ferrarese, che ha preso il nome di Banda RulliFrulli Oltre le Mura, sono già numerosi e molto apprezzati.
Il Liceo Carducci da anni propone anche un laboratorio teatrale tenuto dal regista Massimiliano Piva, ideatore del metodo Cosquillas, a cui partecipano studentesse e studenti della scuola con diverse abilità. Anche in quest’esperienza predomina il linguaggio non verbale all’interno di una relazione con l’altro che si emancipa dai costrutti sociali e ritrova l’autenticità di uno sguardo diretto, non virtuale, attraverso cui l’alterità diventa una scoperta desiderata e un luogo da abitare con fiducia. A conclusione di ogni laboratorio vengono messi in scena spettacoli in cui si affrontano senza tabù le fragilità delle ragazze e dei ragazzi, che finalmente trovano in questo linguaggio il canale per esprimere coraggiosamente la propria identità.
Come dicevamo poc’anzi, i linguaggi espressivi sono parte integrante del curricolo scolastico del Liceo Carducci, prevalentemente nell’articolazione Musica e Spettacolo del Liceo delle Scienze Umane e nel Liceo Musicale, che sarà attivo dal prossimo anno scolastico. Emblematica è la realizzazione da parte della classe 3G del suddetto indirizzo di una performance che utilizza diversi mezzi espressivi: musica, CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e Braille, per consentire la partecipazione di studentesse che si avvalgono di queste modalità di comunicazione nella pratica scolastica di tutti i giorni. Nel dicembre 2024, la performance è stata presentata presso la sede dell’OCSE di Parigi a conclusione del Project Infinity, un progetto internazionale per l’educazione, l’inclusione e il benessere scolastico a cui ha partecipato la nostra scuola.
“La musica ci insegna la cosa più importante: ad ascoltare e ad ascoltarci. Un grande musicista non è chi suona più forte ma chi ascolta più l’altro, e, da lì, i problemi divengono opportunità” (Ezio Bosso).
Francesca Neri e Cristina Ferrigato