Tonelli Riccardo
Dottorato di Ricerca in Tutor Prof.ssa Silvia Borelli Titolo tesi "Le misure di prevenzione all'ingresso della criminalità organizzata nell'economia legale: compatibilità con il diritto europeo ed efficienza dei controlli rispetto alle imprese europee"
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Posta elettronica | tnlrcr@unife.it |
Curriculum Vitae | CV |
Abstract |
Come sottolineato nella Relazione Conclusiva della c.d. Commissione Antimafia dell’8 febbraio 2018, il modus operandi delle organizzazioni criminali, mafiose in particolare, è fortemente mutato nel tempo. Ciò che si registra è un progressivo allargamento del campo d’azione della criminalità organizzata, ormai connotata saldamente da un carattere di sempre maggiore transnazionalità, che va di pari passo con l’assunzione di profili organizzativi di dimensione multinazionale, flessibili e reticolari, con unità autonome localizzate in territori anche lontani. Accanto alle attività prettamente illegali si registra un massiccio intervento nell’economia legale, sia nei mercati pubblici, sia nell’economia privata, sviluppato nella maggior parte dei casi attraverso la promozione di relazioni di collaborazione, collusione e complicità con gli attori della c.d. area grigia. Ai fini di un efficace contrasto all’ingresso della criminalità organizzata nei mercati legali, all’apparato preventivo e repressivo penale, il legislatore italiano ha affiancato un sempre più articolato sistema di prevenzione di carattere amministrativo, che pur essendo caratterizzato da una certa settorialità e frammentarietà, ricopre oggi un ruolo fondamentale. Lo studio, dopo una prima parte dedicata alla ricostruzione del quadro delle misure che possono essere ricondotte a tale sistema preventivo, si propone di affrontare la duplice questione della compatibilità della normativa di riferimento con il diritto dell’Ue e dell’efficienza dei controlli che tali misure presuppongono, sia rispetto alle imprese italiane, sia rispetto alle imprese europee con o senza sede in Italia. Una puntuale valutazione delle politiche antimafia non può prescindere dal confronto con il diritto dell’Ue e con la dimensione sovranazionale dei mercati (legali e non); in tale spazio si colloca la ricerca proposta, con la quale si intende, in particolare, integrare teoria e ricerca empirica al fine di contribuire ad un possibile perfezionamento del sistema di prevenzione all’ingresso della criminalità organizzata nell’economia legale. Da un lato, l’efficienza dei controlli, e quindi, in ultima analisi, delle misure stesse, può consentire l’individuazione di quel nucleo di imprese effettivamente “virtuose” che si pone al di fuori della c.d. area grigia nonché alla diffusione di una cultura della legalità, sia nell’economia pubblica, sia privata. Dall’altro lato, la sostanziale inefficacia di questo sistema potrebbe favorire l’ottenimento delle certificazioni e dei relativi benefici (si pensi, ad esempio, alla drastica riduzione di futuri controlli sulle imprese certificate) da parte di imprese che rientrano, a vario titolo, nella c.d. area grigia, agevolando indirettamente l’ingresso e la permanenza della criminalità organizzata nei mercati legali. |