Gregorio Barison
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Curriculum Vitae - CV
Titolo tesi - Le garanzie convenzionali (o commerciali) dei produttori di beni mobili nel diritto UE: tra disciplina del contratto e regolazione del mercato.
Abstract - Negli ultimi decenni, il diritto (interno ed europeo) dei consumatori è stato investito da una considerevole mole di innovazioni che ne hanno radicalmente mutato l’assetto e il contenuto. Una delle novità più significative è senz’altro rappresentata dalla direttiva UE 2019/771 concernente «determinati aspetti dei contratti di vendita di beni», la quale – a vent’anni di distanza dalla sua entrata in vigore – ha abrogato e sostituito la storica direttiva 1999/44/CE relativa alla vendita dei beni di consumo e alle garanzie ad essi inerenti.
Ai fini che qui interessano, in particolare, occorre soffermarsi sull’istituto delle c.d. garanzie convenzionali (o commerciali), la cui nozione è stata definita con modalità tutt’altro che nitide dall’art. 2, n. 12 della direttiva, ricomprendendo al proprio interno due fattispecie negoziali assai diverse tra loro e che, conseguentemente, conviene esaminare partitamente: da un lato, le garanzie del venditore, che – assieme agli altri soggetti facenti parte della catena di distribuzione del prodotto – si presenta spesso come un semplice intermediario tra il consumatore e chi effettivamente immette sul mercato il bene corredato dalla garanzia; dall’altro, quelle del fabbricante (o produttore), sulle quali si concentrerà prevalentemente l’attività di ricerca, essendo le più diffuse nella prassi dei rapporti commerciali b-to-c.
Tali garanzie, infatti, sono divenute ormai parte integrante delle strategie di marketing delle imprese produttrici operanti in ambito eurounitario e costituiscono elementi decisivi nell’orientare le scelte di acquisto dei consumatori, che tendono solitamente ad optare per un prodotto o per un altro anche (se non proprio) in ragione dell’esistenza, del contenuto e della durata delle relative garanzie. La competizione tra gli operatori economici presenti sul mercato, pertanto, non riguarda più soltanto la tipologia di beni commercializzati, spostandosi sulle difformità qualitative dei servizi accessori che vengono offerti accanto ad essi.
Tuttavia, nonostante l’indiscutibile rilevanza pratica assunta dalle garanzie convenzionali nelle contrattazioni tra professionisti e consumatori, esse risultano inspiegabilmente trascurate nelle riflessioni degli studiosi; si aggiunga, inoltre, che l’apposita previsione dettata dall’art. 17 della direttiva rimette interamente all’interprete l’arduo compito di coordinare in maniera coerente e razionale le poche regole speciali enunciate dal legislatore europeo nella direttiva UE 2019/771 con le altre disposizioni sovranazionali astrattamente rilevanti in materia di garanzie commerciali, in una logica interdisciplinare e di ampio respiro.
Il progetto di ricerca si pone, dunque, l’obiettivo di elaborare uno statuto normativo generale delle garanzie convenzionali, muovendo dalla ricostruzione di un quadro unitario dell’istituto nel panorama del diritto UE e giungendo, infine, ad un raffronto tra la disciplina comunitaria e quella domestica, nella quale sono destinate ad essere integrate le disposizioni attuative della direttiva.
Utili indicazioni potrebbero altresì derivare da un’analisi comparativa che – soffermandosi sulle modalità con le quali la direttiva UE 2019/771 è stata concretamente recepita in altri Paesi europei (tra i quali, ad esempio la Germania) – consenta di individuare una risposta alle numerose incertezze che permangono tuttora nell’ordinamento interno. Altrettanto dicasi per gli arresti giurisprudenziali della CGUE, che ha già avuto modo di affrontare alcuni delicati profili interpretativi inerenti alle garanzie convenzionali.