Marilù Porchia

Marilù Porchia
37° ciclo - Tutor Alessandra Annoni, Cristiana Fioravanti

Email - marilu.porchia@unife.it

Curriculum Vitae

Titolo tesi  - "Il ruolo del Meccanismo Nazionale di Prevenzione OPCAT nella detenzione amministrativa dei migranti."

Abstract - La responsabilità principale del monitoraggio delle condizioni di detenzione spetta ai Meccanismi Nazionali di Prevenzione (NPM) istituiti ai sensi del Protocollo opzionale alla Convenzione contro la tortura delle Nazioni Unite del 2002 (OPCAT). L’incremento dei luoghi di privazione della libertà personale degli stranieri sta portando ad un ampliamento dell’originario mandato dei NMP e alla loro progressiva centralità in materia di immigrazione. Il ruolo svolto da ciascun NMP varia significativamente da paese a paese, e nella detenzione dei migranti è fortemente condizionato dalla geografia, dalle politiche migratorie, dagli accordi di rimpatrio. Il progetto vuole quindi esplorare il mandato che gli NMP hanno nei confronti di cittadini di paesi terzi privati della libertà, e i relativi meccanismi di reclamo. In Italia, il ruolo di MNP è svolto dal Garante Nazionale per le persone private della libertà personale. Il D.L. 130/2020 convertito in Legge 173/2020 ha aggiunto il comma 2-bis all’art. 14 del D. Lgs. 286/98, introducendo in favore dello straniero trattenuto una procedura di reclamo sulle condizioni di trattenimento al Garante nazionale e ai garanti regionali o locali. Attraverso lo studio dell'implementazione della procedura si indagherà sulla sua efficacia come "genuine complaints mechanism” e se, in generale, l’NMP, figura di garanzia, diversa e distante dalle figure giurisdizionali, sarà sufficiente a garantire gli standard minimi stabiliti dalla ECThR, dal CPT, dai trattati ONU e dall' acquis dell'UE o anche nella detenzione amministrativa si dovrà rendere possibile un reclamo giurisdizionale. L'ultima fase di ricerca vuole esplorare come potenziare il ruolo degli NPM in linea con il progetto di rifusione della direttiva UE sul rimpatrio. Nel “Draft Report on the proposal for a directive of the European Parliament and of the Council  on common standards and procedures in Member States for returning illegally  staying third-country nationals (recast)” della Commissione LIBE del Parlamento Europeo l’emendamento 111 propone di aggiungere al testo dell’articolo 19, come formulato dalla Commissione, il paragrafo 5.5, che prevede che “le persone detenute hanno il diritto di presentare reclami su qualsiasi questione relativa alle condizioni della loro detenzione ad un'autorità competente e indipendente”.  Alla luce anche del Nuovo Patto sulla migrazione e l'asilo il progetto si propone di ripensare il ruolo degli NPM nella protezione e promozione dei diritti dei migranti detenuti, nell'esigenza di offrire a livello europeo un criterio di uniformità e di standard dei diritti che tutti gli Stati membri devono rispettare nella privazione della libertà, al fine di limitarne l'uso come strumento di politica migratoria.