Alleanza COLOURS | La Summer School internazionale sulle transizioni ecologiche e sociali, con 50 studenti da tutta Europa
Vita universitaria

L’Università di Ferrara diventa centro di formazione e sperimentazione internazionale per formare le menti che guideranno le transizioni ecologiche e sociali del futuro, a partire dal contesto deltizio ferrarese.
Ha preso il via il 12 maggio e proseguirà fino al 30, la prima edizione della Summer School internazionale “Socio-Environmental Vulnerabilities and Sustainable Transitions: Challenge-based Approaches”, promossa dall'Università di Ferrara nell’ambito del progetto europeo di alleanza interuniversitaria COLOURS, coordinata per Unife da Sandrine Labory, docente del Dipartimento di Economia e Management dell’Ateneo estense.
L'iniziativa è stata presentata il 20 maggio in Rettorato alla presenza della Rettrice dell’Università di Ferrara Laura Ramaciotti, di Sandrine Labory, coordinatrice Unife nell’ambito di COLOURS, di Giuseppe Scandurra, coordinatore della Summer School e di Stefano Calderoni del Consorzio di bonifica pianura di Ferrara.
“Il nostro Ateneo è tra le nove università europee che hanno dato vita all'alleanza COLOURS (Collaborative innOvative sUstainable Regional univerSities) – ha affermato la Rettrice di Unife Laura Ramaciotti – Obiettivo principale di questa collaborazione è rafforzare l'eccellenza delle università aderenti, aumentarne la visibilità internazionale e promuovere con decisione la mobilità accademica in Europa. Grazie all'iniziativa ‘European Universities Alliances’ della Commissione europea, il progetto ha ottenuto un finanziamento di 14,5 milioni di euro, entrando a far parte delle 65 ‘European Universities’ ufficialmente riconosciute. In questo contesto, la Summer School rappresenta un’importante iniziativa per affrontare le nuove sfide globali legate alla transizione ecologica, attraverso un approccio multidisciplinare e inclusivo che valorizzi la cooperazione con gli stakeholder regionali”.
"Gli obiettivi della Scuola rientrano perfettamente tra le mission dell’Alleanza che prevedono di rafforzare la collaborazione nella didattica e nella ricerca tra i partner coinvolti, contribuire allo sviluppo dei territori e delle comunità in cui operano le università e promuovere i valori europei, come l'inclusione, il rispetto della diversità e la democrazia” - ha spiegato Sandrine Labory.
La Summer School, coordinata dai Professori Gianfranco Franz del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione e Giuseppe Scandurra del Dipartimento di Studi umanistici dell’Ateneo estense, con la conduzione di Davide Carnevale del Dipartimento di Studi umanistici, rappresenta, quindi, un’occasione di riflessione e studio interdisciplinare sui temi della transizione ecologica, intesa come sfida ambientale, sociale, culturale e territoriale, a partire dal contesto del Delta del Po.
"La Scuola costituisce un’opportunità di apprendimento innovativo e partecipativo che coinvolge 50 studentesse e studenti provenienti da 7 università partner – ha sottolineato Giuseppe Scandurra - Il percorso è articolato in due fasi: una sessione introduttiva online (dal 12 al 20 maggio 2025), composta da seminari, training e incontri virtuali e una settimana intensiva in presenza (dal 25 al 30 maggio 2025), ospitata presso le sedi dell’Università di Ferrara e del Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, con una giornata dedicata all’esplorazione sul campo. Le partecipanti e i partecipanti potranno vivere un’esperienza di respiro internazionale grazie alla presenza di studenti e docenti provenienti da altri atenei europei”.
Durante la settimana in presenza, studentesse e studenti esploreranno il paesaggio deltizio, indagandone le fragilità e immaginando strategie per affrontarle. Il programma prevede anche tre interventi keynote, workshop di antropologia visuale e progettazione artistica, e percorsi di osservazione sul campo.
"La Summer School è aperta a studentesse e studenti dell'Università di Ferrara, dottorande, dottorandi, giovani ricercatrici e ricercatori, e professioniste/i nei settori delle scienze sociali, economia, gestione ambientale, turismo, comunicazione e pianificazione territoriale – ha proseguito Davide Carnevale - Saranno approfondite la storia e le caratteristiche del contesto deltizio padano, sviluppando strategie innovative per affrontarne le vulnerabilità ambientali e sociali, oltre a ideare modalità di comunicazione e promozione del territorio e della sua storia. Particolare attenzione sarà dedicata, inoltre, al ruolo delle risorse idriche nella pianificazione territoriale e nella valorizzazione del patrimonio naturale e culturale del territorio ferrarese e del Delta, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica".
“Siamo contenti di rinnovare la nostra collaborazione con l'Università di Ferrara, in occasione della Summer School internazionale – ha concluso Stefano Calderoni del Consorzio di bonifica pianura di Ferrara - Questa iniziativa nasce da un'esigenza concreta: comprendere e affrontare, in modo scientifico e partecipato, le vulnerabilità ambientali e sociali che interessano territori complessi come il nostro. Il paesaggio ferrarese, plasmato dalla bonifica, è un laboratorio vivente dove la gestione dell’acqua non è solo tecnica, ma cultura, memoria e futuro. Fa quindi parte della missione del Consorzio anche sostenere l'impegno dell'Università nell'offrire a studentesse e studenti non solo un’opportunità di formazione, ma anche uno spazio di scambio tra saperi accademici, esperienze locali e sfide globali. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di competenze e visioni condivise per affrontare il cambiamento climatico, promuovere la sostenibilità e valorizzare le nostre comunità locali”.
Da sinistra: Piergiorgio Mazzotti, studente COLOURS, Giuseppe Scandurra, la Rettrice Laura Ramaciotti, Sandrine Labory, Stefano Calderoni