Tommasi Cosimo
Dottorato di Ricerca in Tutor Prof. Marco Magri Titolo tesi “Il diritto di accesso nell’ordinamento dell’Unione europea: trasparenza o opacità amministrativa?”
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Posta elettronica | tmmcsm@unife.it |
Curriculum Vitae | CV |
Abstract |
L’attività di ricerca mira a valutare se le attuali regole europee in tema di accesso ai documenti siano in grado di garantire un’effettiva trasparenza sull’attività e sull’organizzazione delle istituzioni sovranazionali, mettendo a disposizione dei cittadini effettivi strumenti di conoscenza in merito ai processi decisionali, all’allocazione delle risorse pubbliche, al rapporto con gli stakeholder che partecipano alle varie fasi di policy-making europeo. In particolare, lo studio è orientato ad approfondire l’attuale disciplina del diritto di accesso nell’ordinamento europeo, con specifico riferimento alle novità introdotte dal Trattato di Lisbona. L’art. 15, par. 3, TFUE, ha esteso l’ambito soggettivo del diritto di accesso, riconoscendo ad ogni cittadino dell’Unione ed a qualsiasi persona fisica o giuridica che risieda o abbia sede in uno Stato membro, “il diritto di accedere ai documenti delle istituzioni, organi e organismi dell'Unione, a prescindere dal loro supporto”. Inoltre, com’è noto, l’art. 6 TUE ha attribuito alla Carta di Nizza il medesimo valore giuridico dei Trattati, qualificando il diritto di accesso sancito dall’art. 42 della Carta come diritto fondamentale dell’Unione. In via generale la ricerca mira a dimostrare la crescente rilevanza del diritto di accesso nello spazio europeo, quale strumento per l'incremento della legittimazione democratica e il buon funzionamento delle Istituzioni che operano a livello sovranazionale. Lo studio si propone di analizzare gli aspetti di criticità che emergono dall’applicazione del Regolamento n. 1049/2001, verificando l’effettiva attuazione del principio di trasparenza a livello europeo, anche in relazione aglistandard di accessibilità riconosciuti negli ordinamenti nazionali. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle limitazioni previste dall’art. 4 del Regolamento n. 1049/2001, con particolare riferimento alla tutela dei dati personali. L’esigenza di protezione dei dati personali, infatti, acquisisce una rilevanza sempre più evidente nella legislazione europea e nazionale, impegnando gli interpreti – operatori, autorità indipendenti, magistrature - in una difficile opera di bilanciamento tra i valori opposti che entrano in gioco nella realizzazione della trasparenza amministrativa. |