Samuel Bolis
Dottorato di Ricerca in Tutor Prof. Alessandro Bernardi Titolo tesi «L’armonizzazione della confisca nei confronti di terzi non condannati nelle scelte di politica criminale dell’Unione europea»
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Posta elettronica | blssml@unife.it |
Curriculum Vitae | CV |
Abstract |
La ricerca che si intende sviluppare nel corso del triennio di dottorato concerne lo studio dell’armonizzazione della confisca estesa che il legislatore europeo ha inserito nella direttiva 42/2014/UE La peculiarità di questo strumento consiste nell’aggressione dei patrimoni sì illecitamente costituiti ma di proprietà di soggetti terzi non condannati. Il modello eurounitario della confisca estesa è influenzato dalle misure inizialmente introdotte, nell’ordinamento italiano, per il contrasto alla criminalità organizzata e poi estese a categorie sempre più ampie di delitti; sullo sfondo rimangono le misure di prevenzione antimafia che, anche se ancora oggi non armonizzate, rappresentano l’ideale meta cui tende l’attuale percorso di armonizzazione. La direttiva si colloca nel solco tracciato dal programma dell’Aja del 2004 e proseguito con il programma di Stoccolma del 2009: con il primo, il Consiglio europeo si è prefisso l’obiettivo di migliorare la capacità comune dell’Unione e dei suoi Stati membri al fine di contrastare la criminalità organizzata transnazionale, compresa la criminalità di stampo mafioso, favorendo il ravvicinamento della legislazione e la creazione di norme minime di procedura penale; con il secondo si è definito un sistema globale di acquisizione delle prove nelle fattispecie aventi dimensione transfrontaliera, basato sul principio del reciproco riconoscimento. Il Consiglio ha così dato impulso alla creazione di un sistema globale che sostituisca il frammentario panorama degli strumenti allora esistenti, contemplando per quanto possibile tutti i tipi di prove, che stabilisca i termini di esecuzione e limiti al minimo i motivi di rifiuto. Tale nuova impostazione si basa su di un unico strumento denominato ordine europeo di indagine (OEI), che è finalizzato all’acquisizione di prove, comprese anche quelle già in possesso dell’Autorità di esecuzione. Lo studio che si intende intraprendere si prefigge quindi di contestualizzare la confisca estesa contenuta nella direttiva 42/2014/UE con gli altri strumenti del già terzo pilastro del diritto dell’Unione europea inerenti al tema (tra gli altri, l’Azione Comune 98/699/GAI e le decisioni quadro 2001/500/GAI, 2005/212/GAI e 2006/783/GAI) e con le più recenti direttive aventi come base giuridica l’art. 82 TFUE, come per l’appunto la direttiva 41/2014/UE in tema di Ordine europeo di indagine penale. Altro compito del lavoro sarà comprendere se un siffatto strumento sia compatibile con i principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea e dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo. |