EXSALP - Upland and lowland exploitation strategies of the Alpine area in the final Palaeolithic and Mesolithic

Il progetto

Il progetto EXSALP mira a comprendere come gli ultimi gruppi di cacciatori-raccoglitori europei sfruttarono l’ambiente montano durante la transizione tra Pleistocene ed Olocene (15.000-8500 anni fa), ossia nella fase di riscaldamento climatico che segue l’Ultimo Massimo Glaciale. Questi millenni sono un periodo critico nella storia dell’umanità per i rapidi e significativi cambiamenti climatici ed ambientali che li contraddistinguono. Attraverso l’applicazione di metodologie innovative per lo studio tracceologico degli strumenti in pietra scheggiata, il progetto EXSALP permetterà di investigare e ricostruire l’importanza delle aree montane all’interno del sistema socio-economico delle popolazioni paleo-mesolitiche.
L’area di studio è rappresentata dalle Alpi sud-orientali, una delle regioni Europee più ricche di evidenze attribuibili a questo periodo e in cui il fenomeno di rioccupazione delle alte quote è particolarmente precoce. Una serie di siti chiave saranno studiati utilizzando un approccio innovativo che combina analisi tracceologiche qualitative con tecniche di microscopia confocale per ricostruire lo spettro di attività che venivano svolte nei siti scelti.
La tracceologia è una disciplina che, tramite un approccio multi-scalare, studia tutte le alterazioni che avvengono in seguito al contatto fra uno strumento ed un materiale. Nel caso in cui quest’ultimo sia il materiale lavorato, le “tracce d’uso” ci danno informazioni sulla funzione dello strumento. In altri casi le tracce si sviluppano in seguito a contatti più o meno accidentali con altri oggetti o materiali (ad es. un manico, una sacca, il suolo, etc.). Nel complesso, lo studio di tutte queste tracce di “alterazione” degli strumenti in aggiunta a quelle di fabbricazione, ci permette di ricostruire una sorta di biografia dei reperti archeologici e interpretare una parte della loro storia.

Nell’ambito di EXSALP, a questo approccio di tipo qualitativo che vede la combinazione di osservazioni macro-, meso- e microscopiche utilizzando uno stereomicroscopio (8-50X) e un microscopio metallografico (50-400X), si andrà a combinare una tecnica di tipo quantitativo. Nello specifico verranno realizzate con un microscopio confocale le scansioni delle superfici di una serie di strumenti (sia sperimentali che archeologici) utilizzati per la lavorazione della pelle. Le aree campionate verranno poi processate tramite programmi di metrologia per estrarre una serie di valori ISO utili a descrivere la morfologia delle superfici. Infine, questi saranno analizzati statisticamente per verificare la possibilità di distinguere lo stato della pelle lavorata (fresca o secca, con o senza additivi, etc.) e quindi andare oltre le possibilità dell’analisi qualitativa.

Risultati attesi

Tramite l’analisi tracceologica dei manufatti in pietra scheggiata sarà possibile identificare quali manufatti rappresentano effettivamente degli strumenti e comprendere la funzione principale che hanno assolto nel passato (macellazione delle prede di caccia, lavorazione del legno, etc.) e la modalità di utilizzo. L’applicazione sistematica di questa tecnica permetterà di comprendere quali attività venivano svolte all’interno dei vari siti studiati e quindi di avanzare un’interpretazione sulla loro funzione ed eventuale specializzazione. Incrociando questi dati con quelli già presenti sulla circolazione delle materie prime, le faune sfruttate e la distribuzione dei siti, sarà possibile investigare la mobilità, i sistemi insediativi e la struttura sociale di quei gruppi preistorici che colonizzarono la regione alpina nel periodo di riferimento.
A livello più generale, i risultati di EXSALP rappresenteranno sicuramente un’importante punto di riferimento sullo sfruttamento degli ambienti montani in Europa. In particolare sarà possibile identificare i fattori attrattivi del paesaggio alpino, che spinto gli ultimi gruppi di cacciatori-raccoglitori ad occupare intensamente tutti i principali massicci montuosi europei in questa fase di significativi cambiamenti ambientali.

Impatto previsto

Scientifico
Le attività di disseminazione a livello scientifico che saranno implementate nell’ambito del progetto EXSALP sono le seguenti:
- Pubblicazione di almeno 5 articoli su riviste internazionali inerenti lavori di sintesi sui sistemi insediativi paleo-mesolitici, aspetti metodologici e specificità dei singoli insiemi considerati.
- Presentazioni orali o tramite poster presso vari convegni internazionali.
- Pubblicazione di informazioni sul progetto su social networks dedicati (ad es. ResearchGate).
- Pubblicazione dei database su repository open-access come Zenodo.

Divulgazione
Per quanto riguarda le attività di comunicazione al grande pubblico, EXSALP trarrà beneficio dalla localizzazione della regione di studio all’interno dell’area alpina ed in particolare nelle Dolomiti. Nell’ambito del progetto, infatti, si cercherà di andare incontro alle varie comunità mettendo a disposizione i dati scientifici ottenuti con il fine di accrescere la conoscenza sul patrimonio archeologico locale e l’offerta turistica delle strutture museali del territorio. Questo obiettivo verrà raggiunto tramite diverse azioni quali conferenze divulgative e la partecipazione a progetti espositivi di varia entità.

Dettagli progetto:

Referente scientifico: Visentin Davide

Fonte di finanziamento: Young Researchers 2022

Data di avvio: 01/01/2023

Data di fine: 31/12/2025

Contributo MUR: 150.000

Partner:

  • Università degli Studi di FERRARA