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Giorno della Memoria | A Unife un convegno per riflettere sulla "banalità del male"

27/01/2025

Vita universitaria

La banalità del male e le forme della memoria è il tema al centro del convegno organizzato dall’Università di Ferrara nell’ambito delle celebrazioni per il Giorno della Memoria. L’iniziativa si terrà mercoledì 29 gennaio dalle ore 10.30 nell’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza (c.so Ercole I D’Este, 37). Curato dalla referente Unife per il Giorno della Memoria, Professoressa Micaela Latini del Dipartimento di studi Umanistici, rientra nel cartellone di iniziative coordinato dal Comitato provinciale 27 gennaio presieduto dal Prefetto di Ferrara.

“Il Giorno della Memoria è un’occasione in cui, assieme alle altre istituzioni del territorio riunite a questo fine in un coordinamento, riaffermiamo il nostro impegno a custodire, analizzare e tramandare la memoria di uno dei momenti storici più drammatici dei nostri tempi - commenta la Rettrice di Unife Laura Ramaciotti -. Ricordare è in questo caso non soltanto un atto doveroso nei confronti delle vittime, ma rappresenta anche un monito imprescindibile per comprendere le dinamiche del male e prevenire il ripetersi di simili tragedie. Attraverso la ricerca e il dialogo interdisciplinare, vogliamo offrire, soprattutto ai giovani, strumenti di consapevolezza critica, contribuendo alla costruzione di una società fondata sui valori della giustizia e del rispetto”.

“Nel corso dell’incontro analizzeremo le forme della memoria a partire dalla questione della ‘banalità del male’, così come viene teorizzata dalla pensatrice tedesca Hannah Arendt, di cui quest’anno ricorre l’anniversario dei cinquant’anni dalla morte (1975) - spiega la Professoressa Latini -. Il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di Auschwitz, è dedicato alla memoria delle vittime della Shoah, ma anche alla riflessione sulle dinamiche che hanno reso possibile la costruzione dell’orrore. In questo senso il giorno della memoria è strettamente legato al tema della ‘banalità del male’, con cui si sottolinea che il male non sempre deriva da una malvagità intrinseca, ma può emergere dalla superficialità, dalla conformità e dall'obbedienza cieca a ordini o sistemi. Il male sistemico prende le mosse non solo da ideologie distruttive, ma anche dall’assenza di pensiero critico e responsabilità morale. La memoria diventa quindi un imperativo per coltivare l’empatia e la vigilanza contro il ripetersi della storia”.

Il convegno vedrà intervenire studiose e studiosi di rilievo, che affronteranno il tema della “banalità del male” da diverse prospettive:: Francesca Romana Recchia Luciani dell’Università di Bari, Arturo Mazzarella dell’Università Roma Tre, Maurizio Guerri dell’Accademia di Brera di Milano e Maria Carolina Foi dell’Università di Trieste. Dialogheranno con relatrici e relatori i docenti dell’Università di Ferrara Agostino Cera,  Ada Patrizia  Fiorillo, Alberto Boschi,  Maria Giulia Bernardini.

“La formula di Arendt è un concetto trasversale - conclude la Professoressa Latini - che invita tutte le discipline a interrogarsi su come le strutture sociali, culturali e istituzionali possano influenzare il comportamento umano e la responsabilità individuale. Ogni campo può utilizzare questo concetto per esplorare le proprie dinamiche etiche e promuovere un approccio più consapevole alla prevenzione del male”.

Come partecipare

L’ingresso è libero e gratuito.

Sarà possibile seguire il convegno anche in diretta streaming sul canale YouTube di Unife.

Materiali utili