Gestione della biodiversità | Escursione a Oasi Dynamo e al Parco Regionale del Delta del Po
Vita universitaria

Vicino al campus cittadino di Unife ci sono luoghi originali dove sperimentare la ricerca in modo consapevole. Lo testimoniano le studentesse e gli studenti del corso di Gestione della biodiversità della Laurea Magistrale in Biologia Molecolare Genomica e Biodiversità, che dal 26 al 28 maggio sono stati protagonisti di un’escursione didattica presso Oasi Dynamo.
Da diversi anni, la Professoressa Lisa Brancaleoni, il Professor Stefano Grignolio e il Dottor Mattia Lanzoni coinvolgono studentesse e studenti in escursioni in aree riconosciute a livello extranazionale per il loro valore per la conservazione della biodiversità. L’escursione dell’anno accademico 2024/2025 si è concentrata su un’area protetta meno conosciuta e con una storia più recente, ma che ha offerto un’occasione unica di unire aspetti legati alla biodiversità ad attività sociali di indubbio valore.
Credits: Mattia Marasco
Lo studio della biodiversità in chiave sociale e inclusiva
Nella prima parte dell’escursione - la mattina del 26 maggio - la classe ha avuto l’opportunità di osservare da vicino la biodiversità e le strategie di gestione di essa messe in atto nell’area protetta più prossima al nostro Ateneo: il Parco Regionale del Delta del Po.
Dal pomeriggio del 26 maggio fino al 28 maggio, l’escursione si è spostata a Oasi Dynamo, una riserva naturale che si occupa di gestire e conservare la biodiversità dell’oasi con attività di agricoltura, ricerca scientifica ed eco-turismo. In questa seconda parte, studentesse e studenti hanno vissuto esperienze dirette di campionamenti di habitat, di fauna acquatica e terrestre.
“Quest’anno, insieme ai colleghi Brancaleoni e Lanzoni, abbiamo scelto di unire all’escursione presso il Parco Regionale Delta del Po – Emilia Romagna il soggiorno presso un’area protetta meno nota, ma con una ricchezza in termini di biodiversità notevole e che ha permesso di stimolare gli studenti sia a sviluppare competenze pratiche sulle tematiche più pertinenti al corso di Gestione della Biodiversità, sia a conseguire una consapevolezza verso l’importanza di iniziative che, solo grazie all’impegno di volontari e associazioni, come nel caso dei Dynamo Camp, permettono a bambini e ragazzi con gravi patologie di vivere vacanze e momenti di svago unici” ha dichiarato il Professor Stefano Grignolio, che ha organizzato e partecipato attivamente all’iniziativa.
L’escursione ha permesso alle studentesse e agli studenti del corso di vivere un’esperienza pratica relativa alle nozioni affrontate in aula, consentendo loro di realizzare direttamente alcune procedure comunemente messe in atto da tecnici ed esperti per monitorare la biodiversità.
Dall’alba al tramonto, tra nottate in tenda, terreni impervi e condizioni meteorologiche diverse, le partecipanti e i partecipanti si sono confrontati con tutti gli aspetti, positivi e negativi, della raccolta dati realizzate sul campo per il monitoraggio della biodiversità. Obiettivo dell’iniziativa, infatti, è anche indirizzare le/i più giovani nella scelta del proprio futuro lavorativo.
Valore aggiunto dell’escursione di quest'anno è rappresentato dallo spessore sociale dell'iniziativa. Oasi Dynamo, infatti, è in prossimità e continuità con le strutture dove vengono realizzati i progetti di Dynamo Camp, una realtà che realizza programmi di terapia ricreativa indirizzati a minori affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o condizioni di disabilità e alle loro famiglie, migliorando la loro qualità di vita.
Credits: Mattia Marasco
Le prime impressioni di studentesse e studenti
Le studentesse e gli studenti hanno condiviso le proprie sensazioni sull’esperienza appena vissuta.
“Crediamo che fare esperienze pratiche sia fondamentale per avere una visione d’insieme su ciò che si studia in aula, soprattutto nel caso di materie come le nostre con molti aspetti pratici. Questo tipo di esperienze ci permette inoltre di comprendere quali siano i possibili sbocchi lavorativi analizzando sia i pro che i contro e avendo la possibilità di capire individualmente quali siano le nostre preferenze e predisposizioni” dicono Martina e Simone, che hanno partecipato all’escursione.
“È stato molto utile poter operare assieme a persone che lavorano in questo ambito e lo vivono ogni giorno. Abbiamo imparato moltissimi concetti in soli tre giorni di uscite” dichiarano Martina e Cristina.
“Troviamo che sia un luogo ottimo per universitari come noi, perché l’Oasi permette a chi non ha mai potuto provare un’esperienza di questo tipo di sviluppare delle competenze pratiche. Dynamo è una realtà inclusiva per ragazzi con malattie e/o disabilità motorie e non solo. Abbiamo apprezzato particolarmente la capacità dello staff di accoglierci e farci interagire con l’ambiente naturale e selvaggio dell’Appennino” dicono Elena e Samuele, un’altra studentessa e un altro studente che hanno preso parte all’iniziativa.
Credits: Mattia Marasco
Cos’è Oasi Dynamo
Con i suoi mille ettari nel cuore degli Appennini Pistoiesi, Oasi Dynamo è un progetto unico in Italia che integra conservazione ambientale, educazione, attività produttive e impegno sociale. Ogni iniziativa è pensata per generare valore condiviso e duraturo.
Attraverso percorsi educativi rivolti a bambine/i, studentesse/studenti, insegnanti e cittadine/i, Oasi Dynamo promuove la conoscenza diretta degli ecosistemi e la consapevolezza del ruolo di ciascuno nella loro tutela. Dalle escursioni scolastiche ai workshop universitari, l’obiettivo è diffondere una cultura ambientale profonda e partecipata.
In questo spazio aperto, dimensione sociale e ambientale si intrecciano quotidianamente, creando un impatto positivo su persone, comunità e imprese. Ogni attività è orientata alla valorizzazione della biodiversità e alla promozione di uno stile di vita in armonia con la natura, facendo di Oasi Dynamo un esempio concreto di coesistenza tra uomo e ambiente.
Il gruppo di studentesse, studenti e docenti che ha partecipato all'escursione; credits: Mattia Marasco
A cura di ALESSIA RONCAGALLI