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Imaging oncologico | Premiata la ricerca Unife che apre nuove prospettive nella diagnosi e monitoraggio dei tumori

12/06/2025

Persone

Una ricerca che restituisce indicazioni fondamentali sull’imaging medico, in particolare in ambito oncologico, è valsa al Dottor Luca Urso, ricercatore del Dipartimento di Medicina Traslazionale e per la Romagna dell’Università di Ferrara, un importante riconoscimento da parte dell'Associazione Italiana di Medicina Nucleare Imaging Molecolare e Terapia (AIMN), il Premio Giovanni Lucignani.

Durante il XXVIII Corso Nazionale AIMN “Diagnostica Accurata Terapia Efficace”, che si è tenuto a fine maggio a Baveno, il Dottor Urso è stato premiato in quanto primo autore del lavoro scientifico con il più alto numero di citazioni nel 2024 sulla rivista ufficiale dell’Associazione, “Clinical and Translational Imaging” (IF 2023: 2.3).

Lo studio, intitolato “Clinical applications of long axial field‑of‑view PET/CT scanners in oncology”, esplora le potenzialità rivoluzionarie della tecnologia Long Axial Field-of-View (LAFOV) PET/CT, una nuova frontiera della diagnostica per immagini che consente esami più rapidi, accurati e meno invasivi, in particolare sul versante oncologico.

“Sono felicissimo di aver ricevuto questo riconoscimento. – ha dichiarato il Dottor Urso – Attraverso un'analisi della letteratura pubblicata, che ha preso in esame oltre 850 pazienti, abbiamo evidenziato che la LAFOV PET/CT non è solo un'evoluzione rispetto ai dispositivi tradizionali, ma una vera e propria rivoluzione. Questa tecnologia consente un'acquisizione d'immagine più rapida, con una significativa riduzione della dose di radiofarmaco e la possibilità di eseguire studi dinamici total-body, aprendo prospettive completamente nuove nel campo della diagnosi e del monitoraggio dei tumori”.

Impatti concreti si prospettano soprattutto in ambiti complessi come la pediatria e la personalizzazione delle terapie oncologiche.

“Questa tecnologia potrà trasformare il modo in cui concepiamo l'imaging molecolare – prosegue Luca Urso -.  La capacità di raccogliere dati su tutto il corpo in un'unica scansione, con dettagli e precisione senza precedenti, rappresenta un progresso straordinario che promette di migliorare significativamente la gestione clinica dei pazienti”.

“Questo riconoscimento è un incoraggiamento a proseguire la ricerca e a contribuire ulteriormente allo sviluppo di tecnologie innovative che possano migliorare la vita dei pazienti – conclude Urso – Ringrazio le mie colleghe e i miei colleghi, il mio Dipartimento e tutti i co-autori che hanno creduto in questo progetto.”