Evento

Venerdì dell'Universo | Ultimo appuntamento "È possibile rivoluzionare la radiologia diagnostica 130 anni dopo la scoperta dei Raggi X?"

Conferenze e dibattiti

Ultimo appuntamento dell’edizione 2025 “I Venerdì dell’Universo”, storica rassegna di conferenze dedicate alla divulgazione scientifica, intitolato "È possibile rivoluzionare la radiologia diagnostica 130 anni dopo la scoperta dei Raggi X?"

L’iniziativa è organizzata dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN)  Sezione di Ferrara, in collaborazione con l’Associazione Astrofili Centesi - APS, Esploriamo l’Universo – APS, l’Associazione Astrofili S.A.D.R., oltre a Confcommercio Ferrara e Arci Ferrara.

Programma

  • Alessandro Olivo - "È possibile rivoluzionare la radiologia diagnostica 130 anni dopo la scoperta dei Raggi X?"

La conferenza

I raggi X furono scoperti da Wilhelm Conrad Röntgen nel 1985, che per questo motivo ottenne il primo premio Nobel (per la fisica) della storia. Röntgen intuì immediatamente il potenziale medico della sua scoperta, e infatti produsse la celebre radiografia della mano di sua moglie solo un paio di settimane dopo la scoperta stessa. Da allora i raggi X sono diventati un caposaldo della diagnostica per immagini e hanno visto notevoli sviluppi con l’avvento della TAC (Tomografia Assiale Computerizzata, alla base di un secondo premio Nobel) e la sostituzione delle pellicole radiografiche con rivelatori digitali. In tutto questo, comunque, il principio fisico su cui si basa tutta la diagnostica a raggi X è rimasto lo stesso: la diversa “attenuazione” (assorbimento più deviazione o “scattering” a grande angolo causata dai materiali attraversati) che i vari tessuti presentano ai raggi X. Questo è alla base del noto problema della “bassa sensibilità ai tessuti molli” dei raggi X: per lesioni ai tessuti molli, la risonanza magnetica viene spesso preferita anche se è più lenta e costosa. Osservazioni recenti provenienti da macchine specializzate come i sincrotroni hanno rivelato la presenza di altri fenomeni, invisibili a sistemi RX convenzionali: ad esempio, dopo aver attraversato un materiale, pressoché tutti i raggi X deviano di angoli infinitesimamente piccoli (“micro-radianti”, gli angoli sottesi da un paio di millimetri posti a 1 km di distanza). La capacità di rivelare queste micro-deviazioni permette la creazione di immagini in cui dettagli e materiali a lungo considerati invisibili ai raggi X (tra cui appunto i tessuti molli) possono essere visualizzati correttamente. In questo incontro, Olivo discuterà le opportunità di creare una nuova diagnostica per immagini basata su questo principio.

Curriculum Vitae

Alessandro Olivo, laureato in fisica a Trieste, ha conseguito il Dottorato di Ricerca e ha lavorato come fisico sanitario. Dopo il dottorato, ha contribuito allo sviluppo della mammografia con luce di sincrotrone a Trieste. Nel 2005 si è trasferito a University College London con una borsa di studio europea per adattare tecnologie a raggi X innovative. Ha creato un laboratorio e un gruppo di ricerca a UCL, che ora conta 30 ricercatori. Nel 2019, la Royal Academy of Engineering lo ha premiato con una "Cattedra per le Tecnologie Emergenti", per dedicarsi esclusivamente alla ricerca.

Come partecipare

L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, con la possibilità di seguire gli eventi anche in diretta streaming sul canale YouTube “I Venerdì dell’Universo”.

Materiali e informazioni utili