Il cordoglio dell'Ateneo per la scomparsa del Professor Virgilio Perri
Lutti in Ateneo

È venuto a mancare all'affetto dei suoi cari, della comunità scientifica e dell'Ateneo tutto, Virgilio Perri, già Professore ordinario di Fisiologia dell'Università di Ferrara.
La sua scomparsa segna un grave lutto per il nostro Ateneo. La Rettrice Laura Ramaciotti, a nome suo personale e di tutta la comunità universitaria, esprime ai familiari il più vivo e sentito cordoglio.
Il ricordo Unife
La scomparsa del Professor Perri ci fa sentire più soli. Laureato a Pavia in Medicina e Chirurgia, fu allievo di De Caro con cui condusse studi pionieristici sul ruolo delle vitamine. A questi associò successivamente, tra i tanti, lavori sperimentali di primo piano sull’acetilcolina e sulla fisiologia del ganglio cervicale superiore. Nel 1971 vinse la Cattedra di Fisiologia generale all’Università di Ferrara e nel 1978 passò alla direzione della Fisiologia umana.
E’ stato Presidente della Società Italiana di Fisiologia, anni in cui si spese per giungere alla riunificazione dei due settori scientifico-disciplinari della Fisiologia. Aver saputo di recente che a Ferrara si era finalmente giunti ad una Fisiologia unica era stata per lui ragione di felice commozione. Il Professor Perri era un appassionato didatta. Già alla fine degli anni ’90 del secolo scorso era stato tra gli ideatori di un corso “parallelo” di Medicina e Chirurgia estremamente innovativo e dedicato agli studenti più talentuosi. Era tra l’altro dotato di una memoria straordinaria e ricordava i nomi e i cognomi di tutti gli studenti a cui insegnava. E’ stato curatore assieme a G. Spidalieri delle prime edizioni italiane dei Principi di Neuroscienze del Kandel. Uomo di grande cultura, aveva vissuto una vita ricca e straordinaria di cui ricordava spesso gli anni difficili della guerra, quando a causa dell’antifascismo del padre fu costretto ad una rocambolesca fuga in Svizzera.
Ci sentiamo più soli perché è sempre più raro incontrare figure del suo calibro, ma siamo confortati dal ricordo del suo entusiasmo e della sua dedizione.
Luciano Fadiga e Giuseppe Spidalieri