Le nostre studedentesse e i nostri studenti a Budapest per la trilaterale dei tributaristi

Una delegazione di otto studentesse e studenti del nostro Dipartimento è stata recentemente ospitata all’Università ELTE di Budapest per discutere delle maggiori problematiche che riguardano la fiscalità internazionale: la tassazione dell’energia, l'ambiente, i rapporti commerciali con la Cina.

L’occasione è stata l’iniziativa “Trilateral Tax Law Seminar”, giunta alla tredicesima edizione, organizzata dal Professor Marco Greggi, Ordinario di diritto tributario del Dipartimento di Giurisprudenza di Unife, sotto la direzione della Professoressa Serena Forlati, Direttrice di Dipartimento.

Fondamentale il supporto di Eleonora Addarii, assegnista di ricerca, Edward Spiteri e Valentina Passadore, dottorandi del Dipartimento di Giurisprudenza, che hanno accompagnato e assistito le studentesse e gli studenti (Carlotta Rambaldi, Andrea Gobbo, Alessandro Maran, Nicolò Garbin, Maria Sofia Garbin, Emanuel Weber, Alberto Camozzi, Isabella Greghi) nella ricerca dei materiali e nella redazione dei papers che hanno presentato.

“Questa iniziativa è nata nel 2010 grazie alla collaborazione tra le Università di Ferrara, Heidelberg e Budapest, divenendo negli anni una vera e propria tradizione per gli atenei coinvolti – spiega il Professor Marco Greggi - .Lo scopo è rafforzare la cooperazione, aiutare la discussione e lo scambio di idee e pensieri tra studentesse e studenti delle diverse università e diversi paesi. I nostri studenti si sono messi in gioco ricercando informazioni, studiando gli argomenti e successivamente esponendo insieme a colleghe e colleghi delle altre due Università i loro elaborati presso la sede centrale di ELTE a Budapest, ‘resistendo’ alla discussione e alle osservazioni dei docenti stranieri”.

“Il ‘Trilateral Tax Law Seminar’ si conferma oramai da tredici anni come un evento importante, un’ esperienza consolidata per l’ateneo ferrarese, e costituisce un’ottima occasione d’integrazione tra studenti dei vari stati”, conclude il Professor Greggi.