Borgia Gianluca
Dottorato di Ricerca in Tutor Prof. Daniele Negri Titolo tesi "L’ORDINE EUROPEO DI INDAGINE PENALE TRA MUTUO RICONOSCIMENTO E COORDINAMENTO CON LA PROPOSTA ISTITUTIVA DELLA PROCURA EUROPEA"
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Posta elettronica | gianluca.borgia@unife.it |
Curriculum Vitae | CV |
Abstract |
Con la Direttiva 2014/41/UE relativa all’ordine europeo di indagine penale (OEI) il Parlamento europeo e il Consiglio hanno inteso realizzare un sistema globale di acquisizione delle prove nelle fattispecie aventi dimensione transfrontaliera, tale da sostituire tutti gli strumenti esistenti nel settore e da potersi utilizzare per tutti i tipi di prove, con precise e rapide modalità di esecuzione e con circoscritti motivi di rifiuto. Invero, la creazione di un modello investigativo unitario prende le mosse proprio dal fallimento dei precedenti tentativi di innestare il principio del mutuo riconoscimento in ambito probatorio, i quali hanno dato vita ad una disciplina complessa e frammentaria. Com’è noto, il principio del mutuo riconoscimento rappresenta - a partire dal Consiglio europeo di Tampere - il fondamento della cooperazione giudiziaria dell’Unione, tanto in materia civile, quanto in materia penale e, ad oggi, risulta cristallizzato nell’art. 82 TFUE. Muovendo dall’analisi delle ragioni che hanno condotto all’emanazione della Direttiva, scopo della ricerca sarà, anzitutto, quello di esaminare le previsioni che tuttora ostacolano la piena attuazione del suddetto principio. In questo contesto assume particolare rilevanza il perdurante margine di apprezzamento - frazionato tra l’autorità di emissione e quella di esecuzione - circa la necessità e la proporzionalità dell’emissione dell’ordine europeo. Inoltre, una peculiare attenzione meriterà l’analisi delle ricadute della Direttiva sul piano del diritto interno, anche in considerazione del termine di recepimento fissato per il 22 maggio 2017. Nella valutazione dell’attuazione che l’ordinamento italiano ne darà, non si potrà non tenere conto, anche e soprattutto, delle indicazioni provenienti dai principi costituzionali. Sul piano, poi, del coordinamento con gli altri strumenti messi in campo dall’Unione al fine di semplificare e rendere più celeri le indagini penali transfrontaliere nello spazio comune europeo, occorrerà interrogarsi circa i rapporti tra l’OEI e le modalità di acquisizione probatoria previste per i procedimenti di competenza dell’istituenda Procura europea.
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